Lo sviluppo del territorio e la protezione del paesaggio sono legati indissolubilmente all'Autonomia dell'Alto Adige.

Negli ultimi 40 anni, la popolazione dell’Alto Adige è aumentata di un quarto. Questo è stato accompagnato da un cambiamento strutturale e da una forte crescita economica che ha portato ad un’intensa attività edilizia nei settori commerciale, turistico e agricolo, oltre che nel settore residenziale. Dal 1970 solamente il numero di alloggi in provincia è più che raddoppiato con un forte impatto sulla progettazione del territorio e del paesaggio in Alto Adige. Uno sguardo al passato mostra quanto lo sviluppo territoriale e paesaggistico sia strettamente legato all’Autonomia dell’Alto Adige. Già con il primo Statuto di Autonomia nel 1948, l’Alto Adige ottenne la competenza primaria in materia di paesaggio. La seconda legge provinciale sulla protezione del paesaggio è stata approvata nel 1970 ed ha regolato la gestione del paesaggio in Alto Adige per 50 anni. Ora la Convenzione europea del paesaggio del 2000 chiede agli Stati membri di adottare una nuova visione olistica del paesaggio. Con il secondo Statuto di autonomia del 1972 anche la competenza primaria in materia di urbanistica è stata trasferita alla Provincia di Bolzano. La legge sull’urbanistica provinciale ha regolato le competenze autonomistiche. Per molti anni la legge ha rappresentato un punto di riferimento per il territorio e con modifiche ed integrazioni ha raccolto la sfida di affrontare il cambiamento strutturale. Tuttavia, è emersa sempre più chiaramente la necessità di un cambiamento nella politica territoriale e paesaggistica in Alto Adige.

 

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Maggiore autonomia di competenze

Da luglio 2020 è entrata in vigore in Alto Adige la legge provinciale n. 9/2018 “Territorio e Paesaggio”. Ha sostituito la legge sulla protezione del paesaggio del 1970 e la legge sulla pianificazione territoriale provinciale del 1997. “Con questa legge stiamo usando la libertà d’azione consentita dall’Autonomia per poter prendere decisioni in maniera autonoma”, sottolinea Maria Hochgruber Kuenzer, l’assessora provinciale allo Sviluppo del territorio, al Paesaggio e ai Beni culturali. Oltre a preservare le caratteristiche e le peculiarità culturali, si tratta di rafforzare le competenze autonome dei Comuni. Con l’entrata in vigore della legge provinciale sul territorio e paesaggio è avvenuto un cambio di paradigma, ricorda l’assessora provinciale Hochgruber Kuenzer: “Questa legge dà ai Comuni la responsabilità esclusiva della zonizzazione nella propria area di insediamento e quindi della pianificazione dello sviluppo comunale per i prossimi dieci anni”, sottolinea l’assessora. Il Consiglio comunale ha un ruolo importante ed attraverso un processo partecipativo, i cittadini sono incoraggiati a modellare attivamente il futuro della loro comunità. L’opuscolo “Pensare al futuro nel Comune” riassume chiaramente i “7 passi per un programma di sviluppo del Comune”. “È nostro obbligo occuparci del nostro paesaggio in modo prudente, sostenibile e con lungimiranza”, spiega Kuenzer.

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