Un Robot sviluppato dagli istituti Fraunhofer Italia Innovation engineering Center di Bolzano e da Fraunhofer IAO di Stoccarda permette la disinfezione degli ambienti

I suoi inventori l’hanno chiamato Balto, come l’husky eroe di un film d’animazione ambientato in Alaska ai tempi di un’epidemia di difterite. Perché il robot – sviluppato dagli istituti Fraunhofer Italia Innovation engineering Center di Bolzano e da Fraunhofer IAO di Stoccarda per la disinfezione degli ambienti – può aiutare non solo a prevenire il contagio da coronavirus oggi, ma anche a intervenire con misure mirate su nuove future nuove pandemie. Grazie all’intelligenza artificiale, durante l’inverno il robot Balto è stato testato a NOI Techpark, la casa dell’innovazione made in Alto Adige, dove ha imparato a muoversi da solo fra le stanze, gli arredi e gli ambienti del parco tecnologico per sanificare le zone critiche degli edifici in modo preciso, affidabile e altamente automatizzato.

Oggi infatti tutti gli edifici hanno un cosiddetto “gemello digitale”, un “BIM digital twin”. Le moderne tecniche di progettazione infatti utilizzano un sistema chiamato Building Information Modeling (in italiano: Modellizzazione delle informazioni di costruzione), ossia un metodo per pianificare, realizzare e gestire costruzioni grazie all’informatica. “Le mappe digitali integrate nel robot gli consentono di muoversi negli ambienti rilevando automaticamente i componenti da disinfettare, come ad esempio la maniglia di una porta” spiega Andrea Giusti, responsabile del gruppo di lavoro “Advanced Robotics” di Fraunhofer Italia. In questo modo il robot acquisisce non solo la geometria 3D, ma anche informazioni aggiuntive molto utili sui singoli componenti, che lo rende particolarmente adatto a operare in edifici pubblici o privati di grandi dimensioni, come residenze assistenziali, ospedali o, in generale, aziende con elevate superfici. “E’ anche grazie a innovazioni come questa che possiamo affrontare le nuove sfide di Covid-19 e in generale delle pandemie con meno sforzo” afferma Michael Riedl, project manager di BALTO e vice direttore del centro di ricerca bolzanino.

Come il protagonista del film Balto era geneticamente un mix fra un cane e un lupo, anche il robot omonimo unisce una soluzione tecnologica innovativa con i più efficaci processi di pulizia e disinfezione implementati nella gestione degli edifici. In futuro questo approccio multiprospettico sperimentato con Balto farà fare un balzo in avanti ai facility manager nella sempre più complessa gestione operativa di grandi edifici grazie a dispositivi digitali. “Proprio il collegamento tra il modello dell’edificio in BIM, il facility management e il modello digitale della fabbrica è un punto chiave del progetto” conclude Carmen Constantinescu del Fraunhofer IAO di Stoccarda.

L‘Alto Adige si trova, quindi, di nuovo al centro di una rete internazionale che gli consente di giocare un ruolo da pioniere nella ricerca di soluzioni creative e innovative a tutela della salute e dell’ambiente. Un altro esempio di connubio fra tecnologia – in questo caso quella dell’innevamento artificiale – e disinfezione degli ambienti contro il coronavirus viene dal settore delle aziende private. Nel corso del 2019 l’azienda Demaclenko, specialista nell’innevamento programmato e parte del Gruppo Leitner, ha sviluppato un nuovo sistema di sanificazione mobile attraverso un generatore di neve. Dopo una serie di test positivi effettuati anche con l’ausilio dei vigili del fuoco, ha presentato il progetto all’Agenzia provinciale per la protezione civile e, dopo aver ottenuto il via libera, è a disposizione gratuitamente dei Comuni altoatesini interessati a sanificare strade e luoghi pubblici. Il sistema, montato su camion, è composto da un cannone da neve Demaclenko collegato a una pompa in grado di assicurare la pressione ottimale dell’acqua e a un serbatoio contenente disinfettanti biodegradabili al 100%.

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