UNA STRUTTURA PER IMMAGINARE IL FUTURO
Centinaia di ricercatori, startupper, eventi, progetti, scoperte. Una cornice avveniristica, moderna e funzionale. Un anno dopo la sua inaugurazione, il NOI Techpark è diventato tutto questo. Difficile, a prima vista, credere alle parole di Ulrich Stofner, direttore di BLS e capo Dipartimento economia della Provincia di Bolzano, quando afferma convinto: “Il meglio deve ancora venire”. Eppure questo è il futuro che si intravede attraverso numeri, dati e fatti del parco tecnologico. Non solo perché sui 12 ettari dell’areale sorgeranno nei prossimi anni 750.000 metri cubi di edifici per ospitare aziende, istituti di ricerca, nuovi laboratori e anche una sede universitaria. Ma anche perché da gennaio 2019 il “faro” della ricerca altoatesina, nato al termine di un percorso condiviso e frutto di una strategia comune, avrà nella società NOI Spa un nuovo gestore esperto e affidabile. Un passo importante e fortemente simbolico arriverà già entro la fine del 2018 con la pubblicazione da parte di BLS del bando per il primo modulo destinato all’insediamento delle aziende private sull’area D2 (a sud del Black Monolith e del TerraXCube), nonché sull’area B8 all’angolo fra le vie Ebner e Galvani, accanto ai laboratori più “industriali” già in funzione sull’areale (robotica, sensoristica e Industria 4.0) a partire dal 2021. Entro quella data verranno inaugurati l’asilo (2019), la sede di Biomedicina di Eurac all’interno della ex mensa Speedline (2020), e dopo ancora arriveranno i nuovi laboratori di Appa e Laimburg (2022, edificio B1) e la nuova sede della facoltà di Ingegneria di Unibz (2022).
Il percorso del NOI Techpark è stato definito una “strategia di successo” dal presidente della Provincia Arno Kompatscher nella sua relazione di fine mandato. A un anno di distanza dalla sua apertura a ottobre 2017, quali sono stati gli elementi vincenti di tale strategia?
Credo che i risultati raggiunti siano il frutto della determinazione con cui abbiamo gestito le sfide che avevamo di fronte. A cominciare dal primo ostacolo: all’inizio le associazioni di categoria e i soggetti economici del territorio percepivano il NOI Techpark come una realtà estranea, calata dall’alto da una volontà politica precisa. Il percorso di condivisione nato da questo confronto iniziale e fortemente voluto dal presidente della Provincia Arno Kompatscher, ha permesso a tutti i soggetti portatori d’interesse di confrontarsi in modo condiviso sulla strategia, che per tutti è diventata quella di rendere l’Alto Adige un polo internazionale per la ricerca d’eccellenza, con focus sulle specializzazioni nelle quali già eccelliamo, rafforzando le imprese locali sostenendole nella sfida dell’innovazione e della trasformazione digitale. Il NOI Techpark è al servizio di questo obiettivo strategico come motore dell’evoluzione innovativa, tecnologica e sociale della nostra provincia.
Quali sono gli strumenti sui quali questa strategia si basa?
Le radici di questo percorso risalgono agli anni zero, quando l’allora Giunta provinciale pensò a una legge – la Nr. 14 del 2006 – per promuovere l’innovazione nelle imprese e negli istituti di ricerca. Pur con le modifiche intervenute nel corso degli anni, ancora oggi tale “Sostegno economico” rappresenta una delle quattro “S” che compongono la nostra strategia complessiva fatta di “Specializzazione”, ovvero la specializzazione nei settori d’eccellenza, “Supporto”, vale a dire il sostegno fornito alle imprese nell’incubazione di nuove idee imprenditoriali come iniziò a fare il TIS già vent’anni fa, e “Surroundings”, ossia il contesto ambientale e infrastrutturale in cui operano i protagonisti di questa trasformazione. I nostri pensieri e il nostro orizzonte mentale prendono forma anche sulla base del contesto in cui viviamo, per questo con il NOI Techpark si è data una vera e propria “casa” all’innovazione, ispirata alla natura e all’identità di ponte fra culture e territori rappresentato dall’Alto Adige nel contesto europeo e internazionale.
"L’Alto Adige diventerà sempre più attrattivo per talenti anche di livello internazionale e specialmente quelli altamente qualificati provenienti dall’area germanofona".
Che aspetto ha il futuro del NOI Techpark?
La riorganizzazione di IDM con la nascita della società NOI Spa ha fornito al parco tecnologico una buona base per guidare l’evoluzione dei prossimi anni. La creazione di un board partecipato da tutti gli stakeholder – soggetti economici, istituti di ricerca, Provincia – consentirà una governance condivisa dello sviluppo scientifico e industriale ma anche di quello urbanistico dell’area. A questo scopo nella nuova legge provinciale “Territorio e paesaggio” abbiamo inserito un articolo ad hoc per governare l’espansione della zona, con l’introduzione del concetto di “innovation district” o “distretto innovativo”, ossia un’area dove la pianificazione attuativa deve prevedere “prevalentemente attività di ricerca e sviluppo”. La mission di NOI Spa sarà lo sviluppo del parco tecnologico in tutti i suoi aspetti: dall’intermediazione di servizi agli operatori economici interessati (consulenza e know-how transfer) alla promozione sul mercato dell’accesso ai laboratori, in alcuni casi unici al mondo come il TerraXCube; dalla gestione del network con i partner scientifici e industriali internazionali all’espansione urbanistica ed edilizia sull’areale di Bolzano Sud. L’effetto sarà tangibile ma i segnali sono visibili sin d’ora: l’Alto Adige diventerà sempre più attrattivo per talenti anche di livello internazionale e specialmente quelli altamente qualificati provenienti dall’area germanofona. Ma il NOI rappresenta un’opportunità anche per chi si è formato in provincia: per fare ricerca d’eccellenza non occorrerà più espatriare, perché Bolzano diventerà sempre più una realtà di riferimento per i settori d’eccellenza come le tecnologie green, l’ICT e automation, l’automotive, il food e le competenze alpine.
Come funzioneranno i nuovi insediamenti?
Entro la fine dell’anno, con la pubblicazione da parte di BLS del bando per due lotti, sperimenteremo per la prima volta come funzionerà il canale d’insediamento privato al NOI. Si tratta di un assaggio del modello operativo che diventerà quello esclusivo a partire dal 2022. Le imprese avranno due opzioni: potranno edificare una superficie ad uso esclusivamente proprio oppure potranno realizzare ambienti da utilizzare solo in parte, cedendo lo spazio eccedente in usufrutto a terzi. Potranno inoltre intervenire sull’areale anche investitori privati, per realizzare progetti edilizi per utenti e imprese esterni. In tutti i casi i soggetti promotori di iniziative di questo genere, secondo le norme stabilite nella legge urbanistica, dovranno soddisfare i criteri di accoglimento stabiliti per il NOI Techpark, così da garantire omogeneità e coerenza alle realtà ospitate sull’area. In questo modo anche per il futuro la sostenibilità economica dell’iniziativa sarà garantita e il NOI sarà sempre più in grado di essere un motore per la competitività delle nostre imprese e attrarre realtà d’eccellenza a livello internazionale che in parte hanno già scelto e in futuro sempre più spesso sceglieranno il campus bolzanino della ricerca come piattaforma per lanciare le proprie iniziative di business più innovative.
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